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Inferno
Inferno
Una scena del film
Titolo originale: '
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Paese: {{{paese}}}
Anno: {{{annouscita}}}
Durata: 101 min
Colore: Colore
Audio: Sonoro
Rapporto: 1,85 : 1
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Regia: {{{regista}}}
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Produttore esecutivo: Salvatore Argento e William Garroni
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Casa di produzione: Produzioni Intersound
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Interpreti e personaggi
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film


Inferno è un film del 1980, diretto da Dario Argento. Il film è il seguito di Suspiria (1977) e precede di quasi trent'anni La terza madre (2007).

Trama

Rose Elliot, giovane poetessa newyorkese, acquista un antico libro intitolato "Le Tre Madri", scritto da Emilio Varelli, architetto alchimista di cui si sono perse le tracce. Il libro racconta che Varelli ha conosciuto le tre madri degli Inferi: Mater Suspiriorum, la Madre dei Sospiri, Mater Lacrimarum, la Madre delle Lacrime e Mater Tenebrarum, la Madre delle Tenebre e per loro ha costruito tre case: una a Friburgo, una a Roma e una a New York.

Dopo aver letto il vecchio libro Rose inizia a temere di abitare nella casa di New York, dove vive la terza Madre e scrive una lettera al fratello Mark, studente di musica a Roma, per pregarlo di andare a farle visita.

La giovane poi si ferma a parlare con Kazanian, l'antiquario storpio che le ha venduto il libro, il quale la rassicura definendola una lettrice molto impressionabile. Successivamente Rose scende nei sotterranei del palazzo e qui vi scopre un pozzo dentro il quale le cade il portachiavi; immersasi nell'acqua per recuperarlo, la donna scopre che il pozzo nasconde un grande appartamento completamente sommerso, nel quale rinviene anche un cadavere semidecomposto.

Dopo aver recuperato il portachiavi, Rose esce dal sotterraneo e fa ritorno a casa, ignorando di essere osservata da qualcuno. A Roma intanto Mark, il fratello di Rose, mentre assiste ad una lezione in un'aula del conservatorio, tenta di leggere la lettera della sorella, senza riuscirci perché stregato dagli occhi di una donna bellissima ed inquietante, la quale ad un tratto sparisce. Il giovane insegue la donna, dimenticando la lettera che viene però presa e letta dall'amica Sara. Quest'ultima, dopo aver letto la lettera, si reca in biblioteca alla ricerca del libro. Riesce a rubarne una copia ma perdutasi nei sotterranei della biblioteca, entra in un laboratorio alchemico dove uno strano uomo vestito di nero la costringe a forza a lasciare il volume.

Sara, terrorizzata, fa ritorno a casa e lì incontra Carlo, suo amico giornalista e vicino di appartamento, il quale accetta di farle compagnia per un po' di tempo dato lo stato di terrore della ragazza. Sara telefona a Mark e lo invita ad venire da lei per la lettera della sorella. Intanto nell'appartamento di Sara, l'elettricità comincia a mancare ad intermittenza e Carlo, mentre cerca l'interruttore generale, viene ucciso con un coltello che gli viene piantato nel collo. Sara, in preda al terrore, tenta di fuggire ma viene anch'essa uccisa da una coltellata alla schiena. Mark, arrivato troppo tardi, trova vicino ai due corpi i frammenti della lettera di Rose.

A New York, intanto, qualcuno si introduce nell'appartamento di Rose e la donna tenta di scappare alla ricerca di un rifugio all'interno del palazzo: infati scende nei sotterranei dove stavolta scopre una specie di stanza disabitata da anni (forse da secoli) con strani oggetti antichi. Impaurita da un lampo, Rose indietreggia e, dopo che la luce del luogo è diventata rossa come il sangue, due mani artigliate la afferrano per la testa e la scaraventano a terra. Rose viene ghighliottinata orribilmente.

Mark, giunto a New York, conosce tutti gli abitanti dell'inquietante palazzo: Carol la portinaia, l'anziano professor George Arnold costretto su una sedia a rotelle e la giovane infermiera che si occupa di lui, la contessa Elise Stallone Van Adler, una nobildonna  malata abbandonata dal marito e il suo sinistro maggiordomo John.

La contessa, grande amica di Rose, rivela a Mark tutto ciò che la sorella aveva scoperto sul palazzo e sulle tre madri.

Più tardi, mentre segue alcune tracce di sangue in un corridoio del palazzo, Elise scorge una figura nera che trascina il corpo di Mark svenuto. Cercando di fuggire, la donna si ritrova in una stanza situata all'ultimo piano dove viene assalita da un branco di gatti assatanati e poi uccisa a coltellate.

La notte seguente, durante un'eclissi di luna, l'antiquario Kazanian prende un sacco contenente alcuni gatti e si reca al Central Park per gettarlo nel lago, ma involontariamente scivola e caduto nell'acqua viene assalito da una miriade di topi. Un venditore di hot dog, attirato dalle urla dell'antiquario, accorre in suo aiuto e invece di aiutarlo a salvarsi lo colpisce a morte.

Nel frattempo il maggiordomo e la portinaia progettano di impadronirsi di tutti i gioielli della contessa. Mentre fruga nell'appartamento di Elise in cerca dei preziosi, John viene strangolato con una forza tale che gli occhi gli schizzano fuori dalle orbite. La portinaia, giunta sul luogo, trova il corpo del maggiordomo e terrorizzata, lascia cadere una candela accesa su un tendaggio che, dopo aver preso fuoco, cade sulle sue spalle bruciandola viva. Dimenandosi, la donna, precipita dalla finestra schiantandosi al suolo.

Mark, ricordatosi una frase letta dai frammenti della lettera di Rose e notato che alcune formiche entrano in un buco nel pavimento, si apre un passaggio nel pavimento, vi si cala e si trova al centro di una serie di cunicoli che s'intrecciano tra un piano e l'altro del palazzo. Mark arriva infine nell'appartamento del prof. Arnold, il quale, parlando grazie ad un microfono a filo attaccato alle corde vocali, gli rivela di essere in realtà l'architetto Varelli. L'anziano tenta di uccidere Mark iniettandogli del veleno, ma cade dalla sedia a rotelle e finisce con l'impiccarsi con il filo che gli permetteva di parlare.

Intanto le fiamme si sono propagate per l'intero palazzo; Mark entra in una stanza arredata con mobili antichi e qui incontra l'infermiera del prof. Arnold, la quale si rivela essere Mater Tenebrarum nonché la personificazione della morte. Il giovane riesce a fuggire dal palazzo appena in tempo mentre i pompieri arrivano sul luogo.

Mark si gira e dà un'ultima occhiata al palazzo in fiamme, mentre nei sotterranei la Morte arde tra le fiamme e ad un suo gesto il palazzo crolla definitivamente, custodendo i suoi orribili segreti.

Note

Dario Argento dichiarò di essersi ispirato ad una frase del libro Suspiria de profundis di Thomas De Quincey nella quale l'autore dice di voler scrivere un libro sulla storia delle tre madri degli inferi: Mater Suspiriorum, Mater Lacrimarum e Mater Tenebrarum.

Inferno, che ha ricevuto reazioni miste dagli appassionati, è tuttavia un film che conserva un particolare fascino che lo rende uno dei film più amati e celebrati del regista. Particolarmente degni di nota sono il lavoro svolto nello studio dei colori utilizzati nella fotografia di scena, che porta avanti il discorso iniziato con Suspiria, l'ambientazione americana, voluta da Argento per internazionalizzare ulteriormente il suo cinema e, l'atteggiamento fortemente negativo verso gli animali, come gatti, topi, insetti, ecc..., visti come personificazioni dei servi del Male.

Il film è permeato da atmosfere molto oscure che da allora in poi caratterizzeranno i film soprannaturali di Argento. Inferno infatti, si concentra di più sugli aspetti splatter della violenza che sulla suspense creata della trama stessa.

Curiosità

Diversamente rispetto a Suspiria, Inferno ricevette una distribuzione ridotta sul mercato internazionale (soprattutto quello statunitense), cosa che gli impedì di bissare il successo al botteghino del suo predecessore. N

onostante i responsi della critica inizialmente fossero abbastanza tiepidi e tutto sommato negativi, la reputazione del film è cresciuta con il passare degli anni.

Il dvd del film è stato per lungo tempo reperibile solamente negli USA. Solo nell'ottobre 2007, anche a causa dell'uscita nei cinema del film La terza madre, il film è uscito in dvd anche in Italia.

Il film è stato girato a Roma e New York. La scena romana della biblioteca, che cela il laboratorio di una delle Madri - sita in una fantomatica "Via dei Bagni" - è l'inconfondibile palazzo del Quartiere Coppedè, nella centrale in via Tagliamento. Le altre scene, tra le quali il marciapiede attiguo il palazzo newyorkese ed il lago del parco furono ricostruite negli studi di Cinecittà.

Il film è costato circa 6.000.000.000 di lire.

Tra la moltitudine di gatti impiegati nel film uno solo amava cacciare i topi ed era dunque idoneo per una delle scene.

Il vero aspetto scheletrico di Mater Tenebrarum non è interpretato da Veronica Lazar.

Inizialmente per il ruolo di Mark Elliot era stato pensato l'attore James Woods, ma egli dovette rifiutare perché impegnato sul set di Videodrome.

In diverse scene del film si possono vedere le mani degli operatori addetti ai gatti durante le riprese. Nella scena dell'assalto dei gatti alla contessa sono visibili le mani degli operatori che le lanciano i felini addosso. Allo stesso modo quando il gatto entra nel buco scavato da Mark si notano le mani che lo trattengono per impedire che esca.

Gabriele Lavia, come nel suo precedente Profondo rosso, si riconferma in un personaggio di nome Carlo, qui giornalista sportivo, vittima della Mater Lacrimarum.

Sollecitato probabilmente da associazioni animalistiche il regista dovette dichiarare in un'intervista televisiva di amare i gatti considerandoli animali benevoli, non come appaiono nel film, "servitori del Maligno".

Il tastierista Keith Emerson è autore ed interprete della colonna sonora. Nella partitura del tema principale si noterebbe una rassomiglianza con quello di Profondo rosso. Altre citazioni si notano nel tema grafico della locandina e della colonna sonora, ossia un volto femminile con occhi di teschio, già presente nella copertina di un LP del musicista britannico, Brain Salad Surgery, a sua volta opera dell'inquietante artista svizzero Giger creatore del mostro di Alien.

Gli aiuti regista di Argento in questo film sono Lamberto Bava e il padre Mario Bava, il quale ha anche realizzato gli effetti visivi.

È la prima produzione americana di Argento: la casa di produzione è infatti la 20th Century Fox.

Come al solito circolano differenti versioni del film: in una versione UK furono tagliati 20 secondi di scena in cui un gatto tiene in bocca un topo. Perché, non so. La vecchia versione USA e Australiana sono tagliate di ben 25 minuti. La nuova versione australiana del 1985 è stata rieditata a 103 minuti mentre quella italiana come scritto è di 107 minuti (ci potrebbe essere una disparità dovuta al supporto VHS). La release USA DVD della Anchor Bay è la versione più completa.

Locandina

Inferno locandina

La locandina del film

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