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Dallas
Dallas
Immagine tratta dalla sigla (stagioni 2-7)
Titolo originale: Dallas
Paese: USA
Anno: 1978-1991
Formato: Serie TV
Genere: soap opera
Stagioni: 14
Episodi: 357
Durata: 45 min (episodio)
Lingua originale: Inglese
Caratteristiche tecniche
Colore: Colore
Audio: Sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Crediti
Ideatore: David Lewis Jacobs
Regia: {{{regista}}}
Soggetto: {{{soggetto}}}
Sceneggiatura: {{{sceneggiatore}}}
Produttore:
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Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{artdirector}}}
Character design: {{{characterdesign}}}
Mecha design: {{{mechadesign}}}
Animatori: {{{animatore}}}
Interpreti e personaggi
  • Larry Hagman: J.R. Ewing (st. 1-14)
  • Patrick Duffy: Bobby Ewing (st. 1-8 e 10-14)
  • Victoria Principal: Pamela Barnes Ewing (st. 1-10)
  • Linda Gray: Sue Ellen Shepard Ewing (st. 1-12 e 14)
  • Jim Davis: Jock Ewing (st. 1-4)
  • Barbara Bel Geddes: Eleanor "Miss Ellie" Southworth Ewing (st. 1-7 e 9-13)
  • Steve Kanaly: Ray Krebbs Ewing (st. 1-12 e 14)
  • Charlene Tilton: Lucy Ewing Cooper (st. 1-8 e 11-13)
  • Ken Kercheval: Cliff Barnes (st. 1-14)
  • Susan Howard: Donna Culver Krebbs (st. 2-10)
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
  • Antonio Colonnello: J.R. Ewing
  • Claudio Sorrentino: Bobby Ewing
  • Ludovica Modugno: Pamela Barnes Ewing
  • Laura Gianoli: Sue Ellen Shepard Ewing
  • Lino Troisi: Jock Ewing
  • Gabriella Genta: Eleanor Southworth Ewing
  • Gino Lavagetto: Ray Krebbs Ewing
  • Liliana Sorrentino: Lucy Ewing Cooper
  • Roberta Paladini: Lucy Ewing Cooper
  • Luigi Diberti: Cliff Barnes
  • Guido De Salvi: Cliff Barnes
  • Serena Spaziani: Donna Culver Krebbs
  • Sonia Scotti: Donna Culver Krebbs
Episodi:
Fotografia: {{{fotografo}}}
Montaggio: {{{montatore}}}
Effetti speciali: {{{effettispeciali}}}
Musiche: {{{musicista}}}
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: {{{scenografo}}}
Costumi: {{{costumista}}}
Trucco: {{{truccatore}}}
Prima visione
Prima TV USA
Data: {{{data-trasmissioneoriginale-filmtv}}}
Rete televisiva: {{{reteoriginale-filmtv}}}
Dal: 2 aprile 1978
Al: 3 maggio 1991
Rete televisiva: CBS
Prima TV Italia (gratuita)
Data: {{{data-trasmissioneitalia-filmtv}}}
Rete televisiva: {{{reteitalia-filmtv}}}
Dal: 4 febbraio 1981
Al: 4 luglio 1992
Rete televisiva: Rai 1 (1981)
Canale 5 (1981-1991)
Rete 4 (1991-1992)
Prima TV Italia (pay TV)
Data: {{{data-trasmissioneitaliapay-filmtv}}}
Rete televisiva: {{{reteitaliapay-filmtv}}}
Dal: 31 luglio 2003
Al: 27 aprile 2012
Rete televisiva: DIVA Universal
premi:


Dallas è una soap opera statunitense prodotta dalla CBS dal 1978 al 1991.

In Italia la serie è andata in onda dal 4 febbraio al 28 aprile 1981 su Rai Uno, che ha trasmesso la miniserie e i primi episodi della prima stagione ma il telefilm passa pressoché inosservato anche per l'errata messa in onda degli episodi da parte della Rai che ne compromette la narrativa. Pochi mesi dopo gli episodi successivi vennero acquistati e mandati in onda da Canale 5 (a partire dal 2 giugno[1][2]), che ha fatto della serie uno dei suoi cavalli di battaglia nella guerra dell'audience degli anni ottanta.

Dallas è stata una delle prime serie ad essere distribuite in quasi tutto il mondo. È stata tradotta e doppiata in 67 lingue diverse in più di 90 nazioni, un record per la televisione americana ancora imbattuto. Fra i tanti episodi trasmessi, il più famoso rimane sicuramente quello dell'attentato a J.R. e l'episodio in cui si svelava il colpevole fu seguito in America da più di 83 milioni di persone, con uno share del 76%[3][4]. Sebbene battuto poi in patria dall'episodio finale di M*A*S*H, rimane l'episodio di una serie più visto nel mondo con 360 milioni di spettatori al suo attivo.

Genesi

Il personaggio centrale dello show è John Ross "J.R." Ewing Jr., ambizioso petroliere senza scrupoli interpretato dal texano Larry Hagman (Strega per amore). La serie nasce come ibrido di Romeo e Giulietta[5] (i neosposi che aprono la storia, Bobby e Pamela, appartengono a due famiglie, acerrime nemiche) e di Bonanza (un agiato patriarca con 3 figli).

Il creatore della serie, David Lewis Jacobs, dapprima propone alla CBS un'idea per la serie California (Knots Landing), ma la rete vuole una saga più sfarzosa. Da questa richiesta, Jacobs crea Dallas, imperniato su una ricca famiglia di petrolieri texani. Quando la serie risulta essere una miniera d'oro, la CBS prende di nuovo in considerazione la prima idea di Jacobs e mette in cantiere nel 1979 la serie California come spin-off di Dallas.

La miniserie di Dallas, composta di 5 episodi e spesso erroneamente considerata come "prima stagione" o parte di essa, viene girata interamente proprio nella città omonima e trasmessa nell'aprile del 1978. Il resto della serie viene invece girato negli studios della MGM a Hollywood (per gli interni) e a Parker (Texas) e Dallas (per gli esterni). Dal 1989, a causa degli alti costi di produzione, la serie viene girata totalmente in California.

Trama

Premessa

Lo show è rimasto famoso soprattutto per gli argomenti trattati: ricchezza, sesso, intrighi e lotte senza esclusione di colpi per il potere. «Alcolismo, droga, vendette familiari, divorzi, figli illegittimi e bugie sono la faccia che mostra nel privato una classe dominante che vuole restare tale, e per riuscirci deve imporsi con ogni mezzo sugli agguerriti concorrenti»[6]. Agli inizi della storia vediamo la rivalità presente fra Jock Ewing e Digger Barnes. Jock (Jim Davis, Perché un assassinio), fondatore della Ewing Oil e capostipite della famiglia Ewing, è ormai un anziano magnate che aveva presumibilmente macchinato ai danni del suo socio di un tempo, Digger Barnes. L'altro grande vecchio è Digger Barnes (interpretato prima da David Wayne e poi da Keenan Wynn), che all'inizio della serie, nel 1978, è un vecchio alcolizzato furioso con Jock sia per averlo estromesso dalla compagnia petrolifera che lui aveva contribuito a fondare, sia per avergli scippato la fidanzata di un tempo, ovvero Eleanor "Miss Ellie" Southworth Ewing (Barbara Bel Geddes, La 14ª ora, La donna che visse due volte). Man mano che la storia si evolve, i contrasti tra Jock e Digger aumentano, anche a causa di altri elementi della famiglia Barnes che reclamano una parte del patrimonio degli Ewing.
Jock e Miss Ellie hanno tre figli maschi: J.R., Gary (David Ackroyd/Ted Shackelford) e Bobby (Patrick Duffy, L'uomo di Atlantide, Una bionda per papà, Beautiful). J.R., il primogenito, è un uomo senza scrupoli infelicemente sposato a Sue Ellen Shephard (Linda Gray, Melrose Place, Models, Inc.), ex Miss Texas, ed è spesso in contrasto con Bobby, uomo integro e di alta moralità.
Dopo aver avuto una breve relazione con Ray Krebbs (Steve Kanaly), mezzadro al Southfork Ranch (e che nel corso della serie si scoprirà essere il figlio illegittimo di Jock Ewing), la giovane ed attraente Pamela Barnes (Victoria Principal) - figlia di Digger Barnes e sorella di Cliff (Ken Kercheval) - sposa Bobby. In seguito a questo matrimonio, J.R. comincia a mettere a repentaglio continuamente la pace in famiglia pur di ottenere la presidenza della Ewing Oil.

Caratteristica principale della serie (e con essa, anche degli altri serial del periodo, Dynasty e Falcon Crest) sono i finali di stagione con grandi colpi di scena (comunemente chiamati "cliffhanger")[5]. Proprio a Dallas appartiene uno dei più importanti colpi di scena della storia della tv americana, quel "Chi ha sparato a J.R.?" che ha tenuto incollati al televisore milioni di spettatori in tutto il mondo. Con esso, si ricordano anche il rapimento di miss Ellie da parte di sua cognata e Bobby che viene colpito da un colpo di pistola mentre è seduto alla scrivania di J.R. Nonostante siano sopraggiunti spesso degli eventi drammatici nel corso delle stagioni del serial, nessun danno "permanente" viene fatto ai personaggi principali della saga, a meno che gli interpreti non siano intenzionati a lasciare la serie. Così, per esempio, quando Patrick Duffy decide di abbandonare lo show, gli sceneggiatori mettono in scena prima la sua morte e, in seguito, la sua resurrezione, quando l'attore cambia idea (la sua ricomparsa verrà spiegata come un lungo incubo di Pamela), mentre Pamela rimarrà ustionata in seguito ad un grave incidente e si allontanerà dalla famiglia per morire in solitudine pur di non far soffrire il suo amato Bobby.

I personaggi - Morti e partenze

Nei suoi 13 anni, Dallas ha visto la defezione di molti personaggi importanti.

  • Jock Ewing è stato il primo a lasciare la serie a causa della morte del suo interprete, Jim Davis, nel 1981.
  • Bobby lascia la serie due volte, dopo aver perso prima Pamela e poi April.
  • Pamela lascia la serie dopo un incidente automobilistico nel finale della stagione 1986-87. La sua interprete originale, Victoria Principal, non parteciperà più alla serie, ma i produttori scritturano Margaret Michaels, molto somigliante alla Principal, all'inizio della stagione 1988-89.
  • Donna e Ray divorzieranno nel 1987. Donna si trasferirà a Washington e sposerà il senatore Dawlin, mentre Ray sposerà Jenna e si trasferirà in Europa.
  • Lucy torna a Southfork nel 1988, ma andrà di nuovo via da Dallas due anni dopo per trasferirsi in Europa.
  • Sue Ellen lascia Dallas nel 1989 per trasferirsi a Londra con il suo futuro marito Don Lockwood.

I finali di stagione

Dallas - così come le sue serie rivali dell'epoca, Dynasty e Falcon Crest - è famosa anche per i colpi di scena, pieni di suspense e mistero, che chiudono puntualmente ogni stagione e che vengono poi solitamente risolti all'inizio della stagione seguente. Lo scopo dei produttori è quello di attirare un numero sempre più alto di spettatori.

Episodi

In Italia, la serie arrivò il 4 febbraio 1981 su Raiuno e fu trasmessa fino al 29 aprile. Il primo episodio fu seguito da 16.400.000 telespettatori[7]. In questo primo passaggio italiano del serial, la Rai trasmise 4 episodi della prima stagione e 8 episodi della seconda, senza un ordine cronologico e saltando alcune puntate. La serie passò qualche mese dopo su Canale 5 dove furono replicati tutti gli episodi della Rai, senza salti e seguendo la cronologia originale (sebbene, poi, le varie stagioni furono trasmesse l'una dietro l'altra, rendendo quasi nulla la suspense che solitamente veniva a crearsi con il "cliffhanger" di fine stagione). La serie divenne, da lì in poi, un programma di punta della rete ammiraglia di Mediaset per tutti gli anni ottanta e fino al 1990. Nel 1991 la serie, con la sua ultima stagione, passò a Rete 4.

Nel corso degli anni, la serie è stata replicata da svariati canali: Telemontecarlo (nel 1994), RaiSat Premium (2006/2007), Hallmark (2008), DIVA Universal (2011). In quasi tutti i casi, le repliche si sono limitate alle prime otto stagioni del telefilm. In più, per le repliche sul canale RaiSat Premium, sono stati ridoppiati sei episodi della terza stagione. Altri 22 episodi, invece, sono stati ridoppiati per la trasmissione sul canale Hallmark[8].

Opere derivate

Sequel

  • Dallas - Il ritorno di J.R. (Dallas: J.R. Returns) (1996) Film TV
  • Dallas - La guerra degli Ewing (Dallas: War of the Ewings) (1998) Film TV
  • Dallas (Dallas) (2012 - 2014) Serie TV

Prequel

  • L'alba di Dallas (Dallas: The Early Years) (1986) miniserie TV

Spin-off

  • California (Knots Landing) (1979-1993) Serie TV

Opere correlate

Gioco di ruolo

La SPI pubblicò Dallas The Television Role-playing Game (James F. Dunnigan, 1980), a metà tra un gioco di carte e un gioco di ruolo. La confezione in scatola comprendeva tre libretti Rules of Play, Major Characters e Scriptwriter's Guide di 16 pagine ognuno. Il gioco non venne ulteriormente supportato con altri prodotti e venne accolto con sfavore dal pubblico di giocatori di wargame della SPI, nonostante ciò fu il primo gioco di ruolo a essere basato su una licenza di una proprietà intellettuale.[9]

I retroscena

Sulla produzione

  • La miniserie fu girata interamente a Dallas e nei sobborghi della città durante uno degli inverni più freddi della storia. Sebbene nella zona raramente ci fossero nevicate, nel febbraio di quell'anno una forte tempesta di neve costrinse gli sceneggiatori ad apportare dei cambiamenti alla storia. A causa del grande freddo, Charlene Tilton fu colpita da una fortissima influenza, e i produttori furono quasi costretti a rimaneggiare profondamente il personaggio di Lucy Ewing.
  • Il Cloyce Box Ranch, il vero Southfork Ranch, presso il quale fu girata la miniserie, è andato distrutto durante un incendio. La produzione della serie fu costretta ad abbandonare la location su richiesta del vero proprietario del ranch, stanco soprattutto della grande attenzione dei media locali. La produzione quindi si trasferì al Duncan Acres, dove fu girata tutta la serie. Comunque, dalla miniserie in poi, tutta l'area circostante il Cloyce Box Ranch è diventata una delle zone a maggiore sviluppo urbano.
  • Il Duncan Acres, che fu poi ribattezzato Southfork Ranch, oggi è un polo di attrazione per molti turisti. Si trova a Parker, una periferia a nord di Dallas. Sebbene in un episodio di Dallas fu affermato che il Southfork Ranch fosse di 100.000 acri, il Duncan Acres arrivava a malapena a 100 acri. Inoltre, durante le ultime stagioni della serie, una serie di costruzioni cominciarono a circondare il ranch. Per questo motivo, la produzione fu costretta a girare solo nel retro dell'edificio. Durante le ultime due stagioni, comunque, gli esterni non furono più girati al Duncan Acres, ma in studio dove fu ricostruita parte del ranch. Inoltre, per gli interni non fu mai usato il Duncan Acres, perché gli interni erano troppo modesti per una famiglia agiata come gli Ewing. Al suo posto, fu usata una mansione a Turtle Creek.
  • Fino alla metà della seconda stagione, la serie fu girata interamente a Dallas, al Duncan Acres e al Turtle Creek. Man mano che gli ascolti salivano, la produzione principale fu spostata a Los Angeles, dove furono ricostruiti in studio gli esterni del Duncan Acres e gli interni del Turtle Creek. Per dare comunque maggiore autenticità al telefilm, la produzione si recava a Dallas tutte le estati (intorno a luglio) dove girava, per circa otto settimane, scene che solitamente venivano inserite nella serie nelle puntate di novembre. Lo stesso proprietario del Duncan Acres dava la possibilità di girare nel suo ranch solo nei mesi estivi, per evitare distrazioni ai suoi figli durante i mesi di scuola. Solo le ultime due stagioni vennero girate totalmente in studio (ad eccezione delle scene della morte di April, che vennero girate a Parigi).
  • Uno sciopero del Writers Guild of America nel 1980 creò non pochi problemi alla produzione, soprattutto per quanto riguarda la rivelazione del nome di chi aveva sparato a J.R. A causa di questo sciopero, alcune parti della scena in questione furono girate durante la location annuale al Duncan Acres (per es. l'arrivo di Sue Ellen a Southfork per affrontare Kristen). Mentre la scena in cui Kristen rivela di essere lei la colpevole fu girata al "falso" Southfork molti mesi dopo la location a Dallas, appena qualche settimana prima la sua messa in onda, a novembre. I produttori, inoltre, pensarono di girare anche dei falsi finali del giallo per ingannare la stampa e i curiosi, in cui si davano per colpevoli svariati personaggi, inclusa Miss Ellie.
  • Sebbene il Duncan Acres fosse di modesta grandezza, nel corso della serie, il Southfork Ranch si ingrandiva sempre di più. Così, nel "cliffhanger" della quinta stagione, gli sceneggiatori pensarono bene di far scoppiare un incendio nel ranch per poi poterne ricostruire in studio una versione "allargata", soprattutto per quanto riguardavano gli interni. Così il salotto, la scalinata e il pianerottolo del primo piano furono ampliati, mentre furono creati ex novo una cucina più grande, una sorta di palestra e diverse stanze da letto.

Sulla sceneggiatura

  • Molti cambiamenti di sceneggiatura furono apportati per la prima stagione grazie alle reazioni del pubblico alla miniserie. Così, l'idea iniziale di fare di Pamela Barnes il personaggio principale della serie fu scartata, quando ci si rese conto che il personaggio di J.R. era molto più intrigante. Anche i personaggi di Sue Ellen e Cliff, nati come personaggi di contorno (tanto da non comparire nei titoli di testa della miniserie), diventarono personaggi-chiave per l'intera storia (la loro relazione fu inserita nel "cliffhanger" alla fine della prima stagione). La produzione si rese ben presto conto del potenziale sia di Linda Gray che del suo personaggio, soprattutto grazie a un episodio in cui la donna viene tenuta in ostaggio e viene obbligata dai suoi rapitori a sfilare in costume da bagno, mentre è in piena crisi isterica.
  • La famiglia Barnes fu ridotta di molto dopo la prima stagione. Così la zia di Pamela e Cliff, Maggie, e loro cugino Jimmy si trasferiscono in Kansas per prendersi cura della cugina di Digger, Rose. Quando Digger - che si scoprirà non essere il padre biologico di Pamela - morirà nel 1980, Maggie farà una breve apparizione nella serie. Jimmy non verrà menzionato più nella serie e si suppone sia morto nel 1984, mentre Maggie morirà nel 1988.

Altri fatti

  • La cittadina di Braddock, alla periferia di Dallas, dove alcuni personaggi si recavano spesso (Lucy, durante la prima stagione, studiava alla Braddock High School), in realtà non esiste.
  • Quando iniziò la "mania" del giallo sull'attentato a J.R., Larry Hagman provò a rinegoziare il suo contratto. I produttori della serie, Leonard Katzman e Phillip Capice, pensarono allora di licenziarlo e usare al suo posto Robert Culp. Hagman dichiarò allora che avrebbe lasciato la serie e sarebbe apparso nel talk show Wogan durante un tour promozionale nel Regno Unito. A quel punto, i produttori si accordarono con l'attore e, oltre a un aumento del cachet, gli diedero anche la possibilità di intervenire sulla sceneggiatura.
  • Alcuni edifici che si intravvedono durante la serie esistono davvero. Per esempio, il quartier generale della Ewing Oil era situato all'interno della Renaissance Tower, che si trova nel centro di Dallas. In seguito, la Ewing Oil fu spostata in un edificio chiamato Fountain Place. La Barnes/Wentworth Oil di Cliff Barnes invece era stata allocata in due edifici chiamati Campbell Centre I & II, in cui negli anni novanta ebbe sede realmente una compagnia petrolifera (la belga Petrofina).
  • Il cappello di J.R., simbolo per eccellenza dell'Americanità del serial, è attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Storia Americana Smithsonian.
  • Durante gli anni ottanta, il disegnatore Dick Kulpa creò una serie di fumetti sulle avventure della famiglia Ewing, distribuiti in tutto il mondo (Italia compresa) dal L.A. Times Syndicate.
  • Negli anni ottanta, il governo comunista di Nicolae Ceaușescu in Romania decise di mandare in onda alcuni episodi di Dallas per mostrare alla popolazione la corruzione e la decadenza del capitalismo americano. Al contrario, la mossa seminò discontento all'interno dell'intero sistema comunista, in quanto il pubblico si sentì fortemente attratto da quello stile di vita. Quando, da lì a poco, il governo di Ceaușescu cadde, un uomo d'affari rumeno creò un centro di divertimenti con l'esatta copia del Southfork Ranch per celebrare il ruolo che la serie tv aveva avuto nella caduta del comunismo[10].
  • Nel 1984, James Garon creò "Dallas Quest", un gioco ispirato alla serie tv, pubblicato dalla Datasoft per il Commodore 64. Furono in seguito create anche le versioni per l'Apple IIe, per l'Atari 8-bit e per il TRS-80 Color Computer.

Dallas nella cultura di massa

Quando nel 1997, Dallas tornò sugli schermi italiani con il film tv Dallas - Il ritorno di J.R., in un articolo per La Stampa[11], la giornalista Fulvia Caprara fece una breve analisi di ciò che il serial aveva rappresentato per gli Anni '80:

« Agli inizi degli anni '80 Dallas raccoglie, televisivamente, i frutti di mutamenti i cui virus covavano sotto la pelle del Paese già nella seconda metà degli Anni '70. Quel serial coglie il segno dei tempi più di quanto si immagini e si colloca sul crinale che, nella seconda metà del decennio, separa e unisce al tempo stesso la stagione dei grandi cambiamenti positivi nella società italiana, delle speranze e dell'ottimismo e il sovrapporsi di amare sconfitte e di tutto ciò che esse comportanto: il mito del successo, del denaro, il cinismo, l'indifferenza verso gli altri. »


Il caso "Chi ha sparato a J.R.?"

  • L'episodio più famoso di Dallas, quello con l'attentato alla vita di J.R., fu seguito da un bombardamento mediatico mai visto prima di allora, a partire dal quesito stesso, lanciato dalla CBS per promuovere la stagione del telfilm in cui sarebbe stato svelato il colpevole[12]. Furono così stampate migliaia di magliette con la scritta "Who shot J.R.?" (t.l. "Chi ha sparato a J.R.?") o "I shot J.R.!" ("Ho sparato io a J.R."), che divennero un "must" nell'estate 1980[13].
  • Una sessione del Parlamento Turco fu sospesa per permettere ai suoi legislatori di tornare a casa in tempo per vedere l'episodio in cui veniva svelato il colpevole[14].
  • Nel 1980, Charles Rocket, un attore del Saturday Night Live, perse il suo lavoro con l'accusa di "turpiloquio" (l'attore usò la frase "I'd like to know who the f... did it", in riferimento al famoso quesito).
  • In Willy, il principe di Bel-Air, nell'episodio della quinta stagione Fuga dal set, quando Willy cerca di farsi licenziare da uno show televisivo dando il via a un divertente monologo con molti riferimenti a varie serie tv, dice di essere lui "quello che ha sparato a J.R., oltre allo sceriffo" (in riferimento alla canzone "I Shot the Sheriff").
  • La serie I Simpson ha reso omaggio più volte al giallo per eccellenza di Dallas.
    • Nell'episodio Chi ha sparato al signor Burns? (sesta stagione), il famoso multimiliardario della serie, colpevole di essersi impossessato con l'inganno del petrolio della scuola di Springfield e di aver oscurato il Sole, subisce un attentato alla fine della puntata (il colpevole verrà rivelato nell'episodio seguente e risulterà essere Maggie Simpson).
    • In una scena cancellata dell'episodio Bart contro l'Australia (sesta stagione), un membro della corte si copre le orecchie urlando a gran voce "Non diteci chi ha sparato a J.R.!".
    • Nell'episodio Ho sposato Marge (terza stagione), ambientato nel 1980, Homer indossa una maglietta con la scritta "I shot J.R.!"
    • Nell'episodio Fratello, avresti da darmi due soldi? (terza stagione), in riferimento alla trama della puntata, Homer ricorda quando era seduto sul suo divano a guardare Dallas, ed esattamente l'episodio in cui Kristin rivelava di essere stata lei a sparare a J.R.
  • Nel episodio della 23 stagione La soluzione diecipercento mentre la famiglia è al museo della tv, Homer estrae una pistola che spara per sbaglio e colpisce un cartellone che su cui è rappresentato J.R.
  • Gli sceneggiatori della serie Happy Days, proprio durante i mesi in cui tutti si chiedevano chi avesse sparato a J.R., scrissero un episodio in cui Fonzie rimaneva misteriosamente vittima di un colpo di pistola. Nell'arco della puntata, vennero date tre diverse versioni del caso (ma quella di Roger sembra essere la più veritiera).
  • Nella sit-com irlandese Father Ted, uno degli abitanti di Craggy Island indossa costantemente una t-shirt con la scritta "I shot J.R.!".
  • Nell'episodio Topi d'appartamento della nona stagione di Friends, Chandler si chiede chi ha sparato a J.R. mentre guarda la tv.
  • Nella serie di fantascienza Babylon 5, una razza aliena, i Brakiri, riceve i programmi televisivi dalla Terra (Dallas compreso) molti decenni dopo la loro trasmissione. L'episodio in cui viene rivelato il nome di chi ha sparato a J.R. viene interrotto dal sole che blocca il segnale lasciando la popolazione senza una risposta. Non riuscendo svelare l'arcano - anche quando entreranno in contatto diretto con gli umani - i Brakiri dedicheranno tempo e denaro scrivendo libri e usando altri mezzi di comunicazione per riuscire a risolvere il mistero.
  • Il quinto episodio della serie In Plain Sight richiama il misterioso attentato di J.R. con il titolo Who Shot Jay Arnstein?.
  • In una scena del film Prima o poi me lo sposo (1998), il cognato di Adam Sandler sta guardando la tv ed esclama "Sto guardando Dallas! Penso che J.R. sia morto... Gli hanno sparato!".
  • In una canzone di DMX, "Rob All Night (If I'm Gonna Rob)", il rapper canta «When they say who shot J R it won't be "Dallas"» (t.l. «Quando diranno chi ha sparato a J.R., non sarà "Dallas"»).
  • Nella canzone "I Don't Care", il rapper Redman dice: «Who shot JR? I did! right in his melon...» (t.l. «Chi ha sparato a J.R.? Sono stato io! Proprio alla testa...»).
  • In uno dei fumetti di Lilformers (n. 125 del 1º dicembre 2008), un Robin in versione Skrull chiede a Batman: "I... shot J.R:?" (t.l. "Ho sparato a J.R.?"). Batman risponde: "Are you even old enough to get that reference? (t.l. "Sei almeno abbastanza vecchio per questa citazione?").
  • L'episodio finale della seconda stagione di Heroes termina con il quesito "Chi ha sparato a Nathan Petrelli?", che la NBC ha adottato nella sua campagna di lancio per la terza stagione della serie.

Altri riferimenti

  • In una puntata della sitcom Hope & Faith del 2004, nell'episodio Come eravamo, Faith dice ad Hope devi aiutarmi a restituire il cappello a J.R.!.
  • Una puntata di America's Got Talent del 2007, in cui lo show si trasferisce nella città texana per i provini, inizia con il tema musicale della serie tv e introduce i tre giudici come i protagonisti di un serial televisivo alla Dallas.
  • Il terzo episodio della seconda stagione de I Griffin, La fine del mondo, contraddice qualunque episodio della serie e quindi è considerato non canonico. La spiegazione viene data alla fine della puntata da Pamela Ewing e Bobby Ewing (interpretati dagli attori originari). La donna si sveglia, trova Bobby sotto la doccia e gli racconta di aver sognato l'episodio più strano de I Griffin. A quel punto, un interdetto Bobby le chiede "Chi sono i Griffin?" e, girandosi verso la telecamera, rompe la Quarta parete.
  • In una scena del film distopico d'azione con Arnold Schwarzenegger L'implacabile (1987), l'antagonista Damon Killian menziona la serie televisiva quando discute al telefono con il direttore di una rete televisiva rivale: «Volete l'indice di ascolto, volete che la gente sia inchiodata alla televisione anziché in giro con la famiglia... Non credo che otterreste tutto questo replicando per l'ennesima volta i Dallas! ...Sì, la serie con J.R. ...Sì, so io quello che faccio, ecco, lasciatemi in pace allora!» In lingua originale, però, la serie TV che menziona Killian nella scena è L'isola di Gilligan.
  • Nel film italiano di Pier Francesco Pingitore Gole ruggenti (1992), la figlia di Pippo Franco ha un cane di peluche che chiama J.R., inoltre il pupazzo porta anche il cappello di J.R.
  • La serie viene menzionata in un verso della canzone "The Message" di Grandmaster Flash and The Furious Five: «My brother's doing bad, stole my mother's TV / Says she watches too much / It's just not healthy / "All My Children" in the daytime, "Dallas" at night» (t.l. «Mio fratello si sta comportando male, ha rubato la tv alla mamma / Dice che ne guarda troppa / Non è salutare / "La valle dei pini" di giorno, "Dallas" di notte»).
  • La serie viene citata, insieme ad una famossissima telenovela, in un verso della canzone "Un'altra vita" di Franco Battiato: "Su divani, abbandonati a telecomandi in mano / storie di sottofondo / Dallas e i Ricchi Piangono" (1986).
  • Nella canzone "The Day Before You Came", gli ABBA raccontano la vita incolore di una donna qualunque il giorno prima dell'incontro con il nuovo partner. Tra i tanti versi, troviamo anche i seguenti: «I must have had my dinner watching something on TV / There's not a single episode of "Dallas" that I didn't see» (t.l. «Devo aver cenato guardando qualcosa in tv / Non c'è un episodio di "Dallas" che io non abbia visto»).
  • Nella puntata d'apertura del Saturday Night Live della stagione 1986/87, Madonna lesse una dichiarazione della NBC in cui si dichiarava che la precedente stagione dello show era stato «tutto un sogno, un orribile, orribile sogno» (in riferimento al fatto che lo show era stato un insuccesso).
  • La serie comica Reno 911! fa spesso riferimento a Dallas attraverso un personaggio che, solitamente a fine stagione, sogna eventi accaduti negli episodi precedenti.
  • Nella sit-com inglese The Young Ones (1982-1984), l'episodio Time inizia con una parodia dei titoli di testa di Dallas. Uno dei personaggi, Neil, interpreta E.T., una versione hippy di J.R., che affida le sue finanze ai "Fratelli della Soil Commune".
  • Nell'episodio Zio Paperone e il petrolio scomparso della serie DuckTales - Avventure di paperi, Paperon de' Paperoni incontra un cowboy che si chiama J.R. Mooing, evidente parodia di J.R. Ewing.
  • Nelle ultime due stagioni della sit-com The Drew Carey Show, i titoli di apertura rendono omaggio a quelli di Dallas, con riferimenti però a Cleveland (città in cui è ambientata la sit-com).
  • Nella serie South Park, la preside ("principal" in inglese) della scuola elementare della cittadina omonima si chiama Victoria. Sulla porta del suo ufficio, si legge quindi Principal Victoria.
  • Un episodio della serie Strepitose Parkers è una parodia di Dallas e Dynasty.
  • Anche la sit-com I Jefferson ha fatto la parodia di Dallas, grazie a un copione scritto da Florence. Secondo questo copione, George interpreta G.R. Jenkins, Louise interpreta Lou Weezy Jenkins, Helen è Ellen Wallis, Tom è Tim Wallis, Lionel interpreta Leon Jenkins e Jenny è Jannice Wallis Jenkins. C'è anche una scena in cui sparano a G.R., ma l'uomo finge di essere in coma per scoprire il colpevole, e cioè Flossie, interpretata da Florence.
  • L'episodio finale di Bravo Dick (Newhart) (1982-1990) rivela che tutta la serie è stato un sogno di Bob Hartley, il personaggio interpretato da Bob Newhart nella sit-com The Bob Newhart Show (1972-1978).
  • Il video della canzone "The Ultimate Sin" (1986) di Ozzy Osbourne è vagamente ispirata al telefilm. In esso, Ozzy interpreta J.R. Ewing e la sua compagnia si chiama "Ozzy Oil".
  • Bill Haverchuck, uno dei protagonisti della serie Freaks and Geeks, afferma di guardare Dallas in molteplici episodi. Il telefilm ha un ruolo preponderante nel 14º episodio, "Dead Dogs and Gym Teachers".
  • Nell'ultimo episodio della quarta stagione di That '70s Show, Love, Wisconsin Style, Eric (Topher Grace) vede Donna (Laura Prepon) ubriaca e riferisce agli amici che "sembrava come la Sue Ellen di Dallas".
  • Nella canzone "Live Television" (1992), il cantante senegalese Youssou N'Dour dice che durante ad una visita ad un suo amico, viene lasciato da solo in salotto, mentre il suo amico e la sua famiglia si chiudono in una stanza a guardare Dallas.
  • Un nuovo arrangiamento del tema musicale di Dallas è stato usato per un cortometraggio sulla candidatura alla Vice-Presidenza degli Stati Uniti da parte di Sarah Palin. È stato anche usato durante la Convention dei Repubblicani nel settembre del 2008.
  • Nel film Il tassinaro di e con Alberto Sordi (1983) il figlio del protagonista guarda in continuazione il telefilm ossessionando il padre, il quale, trasportando sul suo taxi due turisti americani, chiede loro polemicamente se "Noi italiani ve imponemo a voi forse una trasmissione in televisione de nome Valmontone, Portogruaro, Gallarate... perché voi ce dovete rompe li cojoni con 'sto Dallas?".
  • Al torneo del grande slam di tennis Roland Garros 2011 durante un servizio che raccoglie le gag più divertenti scovate tra i tennisti e pubblico, spicca la sigla di Dallas che fa da sfondo a due spettatori vestiti da texano lui e da "ranch woman" lei (JR e Sue Ellen).
  • Nella canzone del 2013 Pronti, partenza, via! del rapper italiano Fabri Fibra, il cantante cita la serie: «Non fa neanche 2000 euro / l'uomo del 2000 che diceva Lucio Dalla / occhi a palla / guarda la casta / sembra la serie tv "Dallas"»
  • Nell'episodio I magnifici sette della terza stagione di Supernatural, i due protagonisti della serie, Dean e Sam Winchester, durante l'ennesima indagine su avvenimenti sovrannaturali, entrano in una casa e trovano madre padre e figlio morti sul divano mentre in tv va in onda l'episodio Il compleanno della seconda stagione di Dallas.


Note

questa pagina è stata revisionata l'ultima volta il giorno 31-10-2021
  1. Fonte: La Stampa del 2 giugno 1981 - "Stasera ritorna Dallas", pag. 23.
  2. Fonte: La Stampa del 9 giugno 1981 - Pagina pubblicitaria, pag. 28.
  3. Riportato da Wesley Hyatt in Television's Top 100?, 2012, pp. 169. ISBN 978-0-7864-4891-3.
  4. Riportato in Facts on File 1980 Yearbook, 2012, p. 905.
  5. 5,0 5,1 The Editors of Encyclopædia Britannica. "Dallas" - American Television Series. URL consultato in data 4 maggio 2015.
  6. Anna Tortora, "Good Morning Dallas", Satellite n. 226, ottobre 2008.
  7. Fonte: Radiocorriere TV, n. 9 del 1981, pag. 13.
  8. Fonte: Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 2 maggio 2015.
  9. Lawrence Schick. Heroic Worlds: A History and Guide to Role-Playing Games. (in inglese) New York, Prometheus Books, 1991. 262
  10. Nick Gillespie and Matt Welch, "How Dallas Won the Cold War", The Washington Post del 27 aprile 2008. URL consultato il 17 giugno 2014.
  11. Fulvia Caprara. L'anno nuovo riporta «Dallas». La Stampa, 31 dicembre 1997. URL consultato in data 14 aprile 2016.
  12. Richard Corliss, "The "Dallas" shot that was heard round the world", Los Angeles Times del 23 novembre 1990.
  13. Jerry Buck, "J. R. Fever': Cooling Off?", The Boston Globe del 23 settembre 1980.
  14. Riportato da Matthew Rettenmund in Totally Awesome 80s: A Lexicon of the Music, Videos, Movies, TV, St. Martin's Press, October 1996, pp. 143, ISBN 978-0-312-14436-4


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