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Hildegard Knef

Attrice
Periodo attività 1945 - 2001
Vero nome Hildegard Frieda Albertine Knef
Nascita Ulm
DEU 28 dicembre 1925
Morte Berlino
DEU 1 febbraio 2002 (76 anni)


Hildegard Knef è stata una cantante, attrice e scrittrice tedesca.

Biografia

Giovinezza e inizio carriera

Hildegard Knef nacque ad Ulm da Hans Theodor e Friede Augustine Knef. Suo padre, veterano decorato della Prima Guerra Mondiale, morì di sifilide quando la figlia aveva solo sei mesi. Successivamente sua madre si trasferì a Berlino ed iniziò a lavorare in una fabbrica.[1] Knef iniziò a studiare recitazione all'età di 14 anni. A quindici anni lasciò la scuola per diventare apprendista animatrice con la Universum Film AG. Poi studiò recitazione, balletto e locuzione presso la State Film School di Berlino. Josef Goebbels, ministro della propaganda di Hitler scrisse ad Hildegard chiedendole di poterla incontrare, ma gli amici della ragazza la costrinsero a stare lontano da lui.[1]

Knef recitò in alcuni film prima della caduta del Terzo Reich, ma la maggior parte di essi furono distribuiti nei cinema solamente successivamente. Durante la Battaglia di Berlino, Hildegard Knef si vestì come un soldato allo scopo di raggiungere il suo amato Ewald von Demandowsky, impegnato nella difesa di Schmargendorf.[2] Catturata dalle truppe sovietiche, Hildegard Knef venne internata in un campo di prigionia.[3] I suoi compagni di prigionia però l'aiutarono a fuggire e a fare ritorno a Berlino. Ewald von Demandowsky venne giustiziato dai sovietici il 7 ottobre 1946 ma prima di questo si assicurò che la Knef fosse al sicuro presso l'attore Viktor de Kowa a Berlino. De Kowa le diede la possibilità di essere la maestra di cerimonie nel teatro che egli aveva aperto. Knef ottenne inoltre una parte in Marius, diretto da Boleslaw Barlog De Kowa inoltre diressa la Knef in altre opere teatrali di Shakespeare, Pagnol e George Abbott.[1]

Nel 1946 recitò nel film Gli assassini sono tra noi di Wolfgang Staudte. Nel 1951 recitò nel film Die Sünderin nel quale comparì in una breve scena di nudo, la prima nella storia del cinema tedesco, che causò scandalo.[4] Il film venne pesantemente criticato dalla Chiesa Cattolica e la Knef affermò di non riuscire a capire il perché del clamore suscitato dal film.[5] Inoltre affermò che era totalmente assurdo che la Germania, il paese che aveva creato Auschwitz con tutti i suoi orrori, si dicesse scandalizzata per la sua nudità.[1]

Nel 1948 ricevette un premio per la miglior attrice al Locarno Film Festival per il suo ruolo nel film Film Without a Title.

Negli Stati Uniti

David O. Selznick la invitò ad Hollywood ma lei rifiutò perché secondo le condizioni del contratto che volevano farle firmare avrebbe dovuto cambiare il suo nome in Gilda Christian e affermare di essere austriaca e non tedesca.[6]

Nel 1951 la Knef recitò nel film hollywoodiano I dannati di Anatole Litvak.[1]

L'anno seguente Kurt Hirsch il primo marito statunitense della donna la incoraggiò a tentare il successo negli Stati Uniti. L'attrice cambiò il suo cognome in Neff, ma ottenne solamente di recitare una parte secondaria nel film Le nevi del Kilimanjaro. Ad ostacolare la sua carriera negli USA fu l'essere apparsa nuda nel film Die Sünderin ed essere stata fidanzata all'età di diciannove anni con un nazista.[7]

Nel 1955 le venne finalmente offerto un ruolo importante nel musical Silk Stockings di Cole Porter, basato sul film Ninotchka.

Cantante

Negli anni '60 notato che la sua carriera cinematografica aveva iniziato a calare, Hildegard Knef intraprese la carriera di cantante.[1] La sua carriera di cantante ebbe inizio negli Stati Uniti a Broadway nel 1963.[8]

Durante gli anni '60 e '70 interpretò numerose canzoni tedesche di successo, alcune delle quali scritte da lei stessa.

Ha realizzato 23 albums contenenti 320 differenti canzoni e scrisse lei stessa 130 di essa.[9]

Scrittrice

Hildegard Knef scrisse anche un certo numero di libri. Nel 1970 pubblicò la sua autobiografia Der geschenkte Gaul: Bericht aus einem Leben, nella quale raccontò la sua vita in Germania durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il suo secondo libro Das Urteil (1975), scritto mentre stava combattendo contro un cancro al seno, ottenne un discreto successo.

Vita privata

Hildegard Knef si è sposata tre volte ed ha divorziato due volte.[1]

Nel 1947 ha sposato l'ufficiale statunitense Kurt Hirsch. I due hanno divorziato nel 1952.

Il 30 giugno 1962 si è sposata con l'attore e produttore David Cameron. Il 16 maggio 1968 i due hanno avuto una figlia, Christina Antonia che ha studiato presso scuole pubbliche in Germania.[10] I due hanno divorziato il 4 giugno 1976.

Nel 1977 si è sposata con Paul von Schell.

Ultimi anni

Il 10 agosto 1973, da tempo malata, Hildegard Knef subì una mastectomia a Salisburgo.

Nel 1975 recitò nel film Jeder stirbt für sich allein, diretto da Alfred Vohrer e tratto dal romanzo di Hans Fallada.[11][12] Per questa interpretazione vinse un premio all'International Film Festival di Carlsbad.[13][14]

Nel 2001 recitò nel suo ultimo film, il film televisivo Wie angelt man sich einen Müllmann?.

Hildegard Knef morì il 2 febbraio 2002 a Berlino, dove si era trasferita dopo la riunificazione della Germania.[5] L'Associated Press ha riferito che è morta all'età di 76 per un'infezione polmonare. Knef era una fumatrice accanita e per gran parte della sua vita ha sofferto di enfisema polmonare.[1]

Curiosità

  • Nel 2009 il regista Kai Wessel ha diretto il film Hilde sulla vita di Hildegard Knef. Il ruolo della protagonista è stato affidato all'attrice tedesca Heike Makatsch.

Premi e nominations

Anno Manifestazione Premio Categoria Lavoro Risultato
1948 Locarno International Film Festival Prize Miglior attrice Film ohne Titel Vinto
1954 German Film Awards Film Award in Silver Miglior attrice protagonista Eine Liebesgeschichte Nomination
1959 German Film Awards Film Award in Silver Miglior attrice non protagonista Der Mann, der sich verkaufte Vinto
1963 German Film Awards Film Award in Gold Miglior attrice non protagonista Lulù l'amore primitivo Nomination
1965 German Film Awards Film Award in Gold Miglior attrice protagonista Verdammt zur Sünde Nomination
1976 German Film Awards Film Award in Gold Miglior attrice protagonista Jeder stirbt für sich allein Nomination
Karlovy Vary International Film Festival n/a Miglior attrice Jeder stirbt für sich allein Vinto[15]
1977 German Film Awards Honorary Award Per i suoi continui ed eccezionali contributi individuali
alla cinematografia tedesca nel corso degli anni.
n/a Vinto
2000 Golden Camera Honorary Award 'Berlin' n/a n/a Vinto[16]
2001 Bambi Awards Honorary Bambi Per la sua carriera cinematografica n/a Vinto[17]

Filmografia

  • Die Brüder Noltenius (1945)
  • Frühlingsmelodie (1945)
  • Unter den Brücken (1946)
  • Gli assassini sono tra noi (Die Mörder sind unter uns) (1946)
  • Zwischen gestern und morgen (1947)
  • Film ohne Titel (1948)
  • Fahrt ins Glück (1948)
  • Die Sünderin (1951)
  • Es geschehen noch Wunder (1951)
  • I dannati (Decision Before Dawn) (1951)
  • Di notte sulle strade (Nachts auf den Straßen) (1952)
  • Corriere diplomatico (Diplomatic Courier) (1952)
  • Le nevi del Kilimangiaro (The Snows of Kilimanjaro) (1952)
  • Notte di perdizione (Night Without Sleep) (1952)
  • La mandragora (Alraune) (1952)
  • Henriette (La fête à Henriette) (1952)
  • Illusion in Moll (1952)
  • Accadde a Berlino (The Man Between) (1953)
  • Eine Liebesgeschichte (1954)
  • Bei Dir war es immer so schön (1954) (non accreditata)
  • La collana della sfinge nera (Geständnis unter vier Augen) (1954)
  • Svengali (1954)
  • I legionari (Madeleine und der Legionär) (1958)
  • La ragazza di Amburgo (La fille de Hambourg) (1958)
  • Der Mann, der sich verkaufte (1959)
  • Prigioniero del grattacielo (Subway in the Sky) (1959)
  • International Detective, nell'episodio "The Carrington Case" (1959)
  • ITV Play of the Week, nell'episodio "The Violent Years" (1959)
  • La strada dei giganti (1960)
  • Die geliebte Stimme (1960) Cortometraggio
  • Golden Boy (1962) Film TV
  • Lulù l'amore primitivo (Lulu) (1962)
  • Laura (1962) Film TV
  • Ipnosi (1962)
  • Caterina di Russia (1963)
  • Landru (Landru) (1963)
  • Die Dreigroschenoper (1963)
  • Segretissimo spionaggio (Ballade pour un voyou) (1963)
  • Curd Jürgens erzählt..., nell'episodio "Herrn von der Polizei" (1963)
  • Nude per amare (Das große Liebesspiel) (1963)
  • Operazione Zanzibar (Mozambique) (1964)
  • Spionaggio a Gibilterra (Gibraltar) (1964)
  • Paga o muori (Wartezimmer zum Jenseits) (1964)
  • Verdammt zur Sünde (1964)
  • Mrs. Dally (1966) Film TV
  • Quella sporca dozzina (The Dirty Dozen) (1967) (non accreditata)
  • La nebbia degli orrori (The Lost Continent) (1968)
  • Jeder stirbt für sich allein (1976)
  • Fedora (1978)
  • Großstadt-Minaturen: Geschichten zwischen Kiez und Ku'damm (1978) Film TV
  • Il commissario Köster (Der Alte), nell'episodio "Illusionen über einen Mord" (1979)
  • Warum die UFOs unseren Salat klauen (1980)
  • Der Gärtner von Toulouse (1982)
  • Top secret (Scarecrow and Mrs. King), nell'episodio "Aspettando Godorsky" (1984)
  • Flügel und Fesseln (1984)
  • La casa 4 (Witchcraft) (1988)
  • V comme vengeance, nell'episodio "Champ clos" (1990)
  • Ein Schloß am Wörthersee, nell'episodio "Adel verpflichtet zu nichts" (1990)
  • Haus am See (1992) Serie TV
  • Berlin Break (1993) Serie TV
  • Die Stadtindianer (1994) Serie TV
  • Tödliches Erbe (1994) Film TV
  • Peter Strohm, nell'episodio "Die Gräfin" (1995)
  • Eine fast perfekte Hochzeit (1999)
  • Wie angelt man sich einen Müllmann? (2001) (non terminato) Film TV

Bibliografia

  • Der geschenkte Gaul. Bericht aus einem Leben. (1970)
  • Ich brauch Tapetenwechsel. (1972)
  • Das Urteil oder der Gegenmensch. (1975)
  • Heimweh-Blues. (1976) - scritto con Hans Kossatz
  • Nichts als Neugier. Interviews zu Fragen der Parapsychologie. (1978)
  • So nicht. (1982)
  • Romy. Betrachtung eines Lebens. (Mit einem Bericht von Curt Riess: Letztes Gespräch mit Romy.) (1983)


Note

questa pagina è stata revisionata l'ultima volta il giorno 19-02-2022
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7
  2. Beevor, A (2003) Berlin: The Downfall 1945, Penguin Books, P311
  3. [1] Hildegard Knef fan website. Retrieved January 10, 2013
  4. Ralf Schmitt, "Hildegard Knef ist tot" Spielfilm (February 1, 2002). Retrieved March 5, 2012
  5. 5,0 5,1
  6. [2]
  7. Anatole Broyard. Germany's War-Scarred Beauty . , 15 giugno 1971.
  8. Song Lyrics in German and English. URL consultato in data 19 aprile 2014.
  9. Hildegard Knef. URL consultato in data 19 aprile 2014.
  10. Hildegard Knef. Gale, 2002. URL consultato in data 29 aprile 2014.
  11. Biographie Carl Raddatz Film Museum Potsdam. Retrieved March 5, 2012
  12. "Everyone Dies Alone" Internet Movie Database. Retrieved March 5, 2012
  13. Karlovy Vary International Film Festival, 1976 Internet Movie Database. Retrieved March 5, 2012
  14. Hildegard Knef chronology: 1970-1979 Hildegard Knef fan website. Retrieved March 5, 2012
  15. Vinto ex aequo con Karin Schröder per Mann gegen Mann.
  16. Hildegard Knef non era presente alla ceremonia a causa delle sue cattive condizioni di salute. Ritirò il premio personalmente due settimane dopo.
  17. Hildegard Knef non era presente alla ceremonia a causa delle sue cattive condizioni di salute. Il suo collega e amico Günter Pfitzmann ritirò il premio per lei.


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