Marsha Mitchell, giovane indossatrice, va a trovare sua sorella Lucy a Rock Point, dove si è trasferita da poco con suo marito Hank Rice. Marsha vuole approfittare della sua vacanza per conoscere suo cognato, che non ha mai visto. Al calar della sera però Lucy nota che le strade di Rock Point si svuotano e gli abitanti, inquieti e spaventati, si rinchiudono in casa.
Rimasta sola per le strade, Marsha assiste impotente a un assassinio compiuto da uomini incappucciati appartenenti al Ku-Klux-Klan. La ragazza torna a casa da Lucy spaventata e le racconta ogni cosa. Quando Hank fa il suo ingresso, Marsha riconosce in lui l'autore del delitto ma riesce a controllarsi e suo cognato non capisce di essere stato identificato.
Hank però ha ricevuto l'ordine dal suo capo di far partire al più presto sua cognata, pericolosa testimone oculare ma, al momento della partenza, Marsha viene fermata dalla polizia ed interrogata dal giudice istruttore Burt Rainey. Per paura di rappresaglie e per non far soffrire Lucy, Marsha decide di non raccontare nulla alla polizia e nega di aver visto in faccia gli assassini. A casa però, Hank, ubriaco, dopo aver picchiato Lucy, trascina Marsha a una riunione del Ku-Klux-Klan in cui la ragazza viene processata e condannata a morte. Fortunatamente per Marsha giunge in tempo la polizia, ma nello scontro che avviene Lucy viene uccisa dal marito e muore tra le braccia della sorella.
Produzione
Il film, diretto da Stuart Heisler su una sceneggiatura di Richard Brooks e Daniel Fuchs, fu prodotto da Jerry Wald[1] per la Warner Bros.[2] e girato a Corona e nei Warner Brothers Burbank Studios a Burbank, in California,[3] dall'11 novembre 1949 a fine gennaio 1950.
Curiosità
Il film, un noir di denuncia antirazzista, creò imbarazzo e scatenò accese discussioni soprattutto negli ambienti statunitensi meridionali.
Lo studio voleva Lauren Bacall e Doris Day come protagoniste del film, ma la Bacall era in Africa con il marito Humphrey Bogart il quale era impegnato sul set del film La regina d'Africa. Per il suo rifiuto a tornare in America e girare il film l'attrice venne allontanamento dalla Warner Bros.[4]
Il capo della Warner Bros., Jack L. Warner chiese a Joan Crawford di interpretare il ruolo della sorella di Doris Day, ma l'attrice declinò l'offerta dicendogli «Andiamo, Jack. Nessuno mai crederebbe che io abbia Doris Day per sorella!»
Si tratta del primo film interpretato da Doris Day dove lei non canta nonché l'unico suo film dove il suo personaggio muore.
Durante la lavorazione il titolo del film era "Storm Center". Per caso lo stesso titolo fu usato sei anni dopo per un film con Bette Davis uscito in Italia come Al centro dell'uragano.
Sulla locandina italiana del film il titolo scritto è La setta dei tre K..
Locandina
Locandina originale
Locandina italiana
Note
questa pagina è stata revisionata l'ultima volta il giorno 05-11-2021